Scrittore, polemista e autore drammatico austriaco. Dall'Ebraismo si
convertì al Cattolicesimo, rinnegando poi anche quest'ultimo per passare
a una totale libertà di pensiero. Fondò nel 1899 la rivista
letteraria "Die Fackel" (La fiaccola), della quale seguì le pubblicazioni
fino alla morte. Attraverso di essa diffuse scritti polemici contro la
degenerazione giornalistica della lingua, l'ipocrisia culturale e il
militarismo. Quest'ultimo fu sempre implacabilmente osteggiato da
K.,
rigido conservatore. Tra le opere ricordiamo:
Worte in Versen (1916-30,
Parole in versi) e il gigantesco lavoro teatrale in 5 atti
Die Lezten Tagen
der Menscheit (1915-22, Gli ultimi giorni dell'umanità), che risente,
nel taglio scenico, della tecnica espressionista (Jičin, Boemia 1874 -
Vienna 1936).